C'è chi ci sta già provando. Ci sono scuole che stanno già adottando il modello BYOD da tempo e senza aspettare l'incoraggiamento dall'alto. Alcuni esempi reali di BYOD a scuola. Vediamo cosa è necessario prevedere.
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InfrastrutturaUna buona connettività ed una navigazione protetta (possibilmente con autenticazione degli utenti) sono sicuramente le condizioni necessarie ma non sufficienti per poter ipotizzare l'adozione anche parziale del modello BYOD
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Ambienti cloudAmbienti cloud per poter lavorare e condividere possibilmente amministrati dall’istituto. Bisogna svincolarsi dagli hardware e dai sistemi operativi per poter operare liberamente con le applicazioni e i tool utili all'attività didattica.
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InformazioneUna gestione responsabile dei dispositivi in classe e fuori dalla classe, con il coinvolgimento delle famiglie per l’utilizzo dei dispositivi personali e le attività in digitale attraverso informative specifiche
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FormazioneFormare al cambiamento del paradigma didattico e alla novità dell’ambiente integrato digitale i docenti con opportune e dedicate proposte. Il PNSD ne prevede già alcune in tale direzione.
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Approfondimenti
Gabriele Benassi - Servizio Marconi USR Emilia Romagna - Come attuare il modello "Bring Your Own Device" a scuola
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Alessandro Bencivenni - ProfDigitale - Niente dispositivi tecnologici? E se usassimo quelli degli alunni? Introduzione al BYOD.
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Intervista al sottosegretario Faraone su La Stampa - La scuola ci ripensa: lo smartphone tornerà tra i banchi
Giulia Bignoli - Scuola e tecnologia - La tua scuola è pronta per il BYOD?
Regolamento sull'uso di cellulari e dispositivi mobili - Istituto Comprensivo di Arcola/Ameglia (SP) - DS Antonio Fini
Gianfranco Marini - Insegnanti 2.0 - Ricomincio da Bloom
Maria Ranieri - Del cellulare in educazione. Dalla mobile literacy al mobile learning - Università di Firenze
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